Si è svolta a Messina la terza tappa del tour ideato dall’UGL per incontrare le esigenze dei lavoratori di tutta Italia.
L’idea avuta dal segretario generale Ugl Paolo Capone di celebrare la ricorrenza del Primo Maggio a Milano al termine di un viaggio lungo lo Stivale, avendo cura di incontrare i lavoratori di ogni regione italiana, è stata accolta con grande interesse dalle singole Unità Territoriali Provinciali. Nella mattinata di sabato 10, in piazza Duomo, il pullman che attraverserà l’Italia ha fatto da sfondo agli interventi dei partecipanti. Ha presentato e moderato l’incontro il segretario regionale Ugl, Giuseppe Messina: “un sindacato itinerante per andare tra la gente con l’obiettivo di consegnare il dossier con le istanze raccolte in tutte le regioni da consegnare al governo”. Presenti l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao ed il deputato nazionale Nino Germanà, i deputati regionali Pino Galluzzo e Antonio Catalfamo, e l’europarlamentare Francesca Donato. Tra i vertici dell’UGL il segretario generale Paolo Capone, il vice segretario generale Luca Malcotti, il segretario confederale con delega per il Mezzogiorno Giovanni Condorelli ed alcuni rappresentanti per Unione Territoriale provenienti dalle province siciliane.
Nel porgere i ringraziamenti a quanti hanno accolto l’invito della UGL Messina, il segretario UTL Antonino Sciotto ha dichiarato: “La città di Messina, geograficamente porta della Sicilia, con la sua naturale propensione all’accoglienza è la terza tappa del tour che darà al sindacato l’opportunità d’incontrare i lavoratori nelle piazze delle loro città e di ascoltare le istanze legate alla peculiarità di ogni città. I messinesi abbiamo sempre auspicato il finanziamento di infrastrutture per il Sud, quale strumento di sviluppo socio- economico. Vorremmo finalmente poter dimostrare le nostre capacità imprenditoriali se accompagnati nelle progettualità da adeguate risorse finanziarie. Ammortizzatori sociali, bonus, reddito di cittadinanza sono sussidi che non creano occupazione e quindi vorremmo che fossero un’eccezione perché la nostra gente vuole prospettive di sviluppo con una occupazione stabile nel tempo. Il Recovery Found è l’ultima speranza per il progetto di collegamento tra l’Europa e il Bacino del Mediterraneo; vogliamo il ponte sullo Stretto anche per abbattere le distanze e le disuguaglianze”.